Vie delle Guide al Crozzon di Brenta
Una delle più belle salite delle Dolomiti di Brenta. Aperta nell’agosto del 1935 da Bruno Detassis ed Enrico Giordani, che superarono con logica impeccabile l’immensa parete nord-est del Crozzon di Brenta, seguendo l’evidente colata nera che la solca nella parte alta. La maggior parte dei tiri è su roccia fantastica, dolomia verticale ben appigliata, le difficoltà tecniche sono contenute, ma l’avvicinamento, la lunghezza ed il rientro ne fanno una via riservata ad alpinisti ben allenati ed esperti. Dalla vetta dove c’è il piccolo bivacco si gode un panorama unico sul gruppo di Brenta e sulla Presanella.
La quota comprende
- Servizio e accompagnamento di una Guida Alpina certificata per tutta la durata dell’esperienza
- Materiale alpinistico (imbrago, casco, scarpette)
Quota individuale
Da Madonna di Campiglio si sale per pernottare al Rifugio Brentei. Il mattino seguente la sveglia suona molto presto per essere alle prime luci del giorno all’attacco della via. L’attacco si raggiunge attraversando la Val Brenta e risalendo per un piccolo tratto il Canalone Neri. La prima parte della parete segue un diedro camino, con circa 7 lunghezze di corda e senza grandi difficoltà si raggiunge una comoda cengia; dalla sosta partono i 5 tiri più impegnativi della salita che superano prima un piccolo tetto e poi delle bellissime placche nere con difficoltà fino al V+. In seguito le difficoltà calano decisamente, ma rimane ancora un bel tratto di salita e con altri 5 tiri, un tratto su facili ghiaioni e roccette e si raggiunge la calotta sommitale del Crozzon di Brenta. Il piccolo bivacco è il posto ideale per una breve pausa, prima di iniziare, l’attraversata verso la Cima Tosa o la discesa in corda doppia sulla parete ovest.
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